Artrosi all’anca e pompage
Combattere il dolore derivante dall’artrosi all’anca con le terapie manuali
Patologia degenerativa tra le più conosciute e diffuse, l’artrosi consiste nel danneggiamento progressivo della cartilagine. L’alterazione dello strato cartilagineo porta infatti i segmenti ossei delle articolazioni ad entrare in stretto contatto, a causa della mancanza dello strato protettivo. Ne deriva il meccanismo reattivo del corpo allo “sfregamento” tra le superfici ossee che è la produzione di ulteriore materiale osseo. Essi porteranno, nel tempo, ad una limitazione importante del movimento.
Conosciuta anche come coxartrosi, l’artrosi dell’anca interessa una articolazione che, insieme al ginocchio, è la sede più colpita, probabilmente perché entrambe sono articolazioni in costante carico, subendo il peso del nostro corpo. La coxartrosi può essere classificata secondo due modalità, una forma primaria e una forma secondaria. L’artrosi primaria è la forma idiopatica, che inizia in forma prevalente dopo i 60 anni e interessa soprattutto il sesso femminile. L’artrosi secondaria è una forma di artrosi favorita dalla presenza di un trauma o di una patologia, come la displasia dell’anca.
Artrosi all’anca: i sintomi
I sintomi dell’artrosi all’anca sono svariati è dipendono molto anche dai “momenti” della patologia stessa. Il dolore è sicuramente il sintomo principale, che nel primo periodo si presenta solo sotto carico, alleviandosi al momento del riposo. Il dolore si acutizza durante i cambi di stato (ad esempio quando si passa da seduto alla posizione eretta), durante movimenti che provocano l’abduzione e la rotazione della testa femorale.
Seguono poi altri sintomi come:
- rigidità mattutina della durata di circa 15 minuti, allo stadio iniziale, tendendo ad aumentare di durata con l’aggravarsi della malattia;
- limitazione di tre principali direzioni di movimento: abduzione, flessione e rotazione;
- Atteggiamento in lieve abduzione e rotazione esterna dell’arto inferiore.
- Dolore alla palpazione della zona prossima alla testa omerale e in zona pubica;
- Test del Trendelemburg positivo: il paziente non riesce a mantenere il bacino in posizione stabile quando poggia unilateralmente sull’arto malato.
Artrosi all’anca: il decorso della patologia
Nel caso di artrosi e ancor più per la coxartrosi, il decorso è molto lento e divisibile in tre fasi principali:
- fase asintomatica, con danno cartilagineo agli inizi;
- fase sintomatica, dolore non è costante, difficilmente imputabile ad una posizione o a un movimento ben specifico, tanto che difficilmente il paziente si reca dall’ortopedico per una visita di controllo;
- fase sintomatica conclamata, dove tutti i sintomi descritti poco sopra si manifestano.
Trattamento dell’artrosi dell’anca con pompages
Nel caso di artrosi e coxartrosi il trattamento fisioterapico non è risolutivo ma può attenuare notevolmente i sintomi e migliorare la funzionalità articolare. In particolare, si agisce integrando le tecniche di terapia manuale, con i mezzi fisici e gli esercizi.
- Terapia manuale_ Si effettuano diverse tecniche al fine di migliorare la mobilità dei capi articolari, nel caso di artrosi risulta dare molto giovamento la trazione, che in ambito osteopatico è chiamata pompage, tecnica che ha il fine di far diminuire la rigidità capsulare instauratasi con la patologia.
- Terapie strumentali_ Tra le terapie strumentali più utilizzate per il trattamento dell’artrosi all’anca troviamo:
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